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                        PARCO DELLA COLLINA DI SAN COLOMBANO

                                        ATTO DI RICONOSCIMENTO

 

Delibera di Giunta Provinciale n. 423 del 3/7/2002

DESCRIZIONEIl territorio del Parco si sviluppa sull’omonima Collina di San Colombano che è compresa tra l’alveo del Lambro ed il corso del Po a Sud.La collina (147 m.s.l.m.) rientra nelle unità paesistico-territoriali individuate nel PTCP, ed è indicata nel PTR come “area di rilevanza ambientale parzialmente sottoposta a vincolo paesaggistico”.Nel Parco viene praticata la viticoltura: le zone non idonee alla coltivazione della vite sono colonizzate da boschi di robinie, castagni, querce e ontani.Nel versante nord si sviluppa il Bosco della Moccia costituito dal querco-carpineto meglio conservato all’interno del PLIS. Tra le specie erbacee presenti di particolare interesse per la biodiversità citiamo Ruscus aculeatus, incluso nell’allegato V della Direttiva Habitat 92/43 e le tre specie protette dalla L.R. 33/77 Convallaria majalis, Lilium bulbiferum e Anemone nemorosa.

 

                                                        MODALITA’ DI GESTIONE
Convenzione
Comuni: Graffignana (LO), Invero Monteleone (PV), Miradolo Terme (PV), San Colombano al Lambro (MI), Sant’Angelo Lodigiano (LO)
Comune capofila: San Colombano

Superficie 1400 ha

ENTE GESTORE
Parco della Collina di San Colombano
c/o Municipio di San Colombano al Lambro
Via G. Monti 47 –  20078 San Colombano al Lambro (MI)
Tel. 0371 293233  -  Fax: 0371 897965
E-mail: comune.comune@sancolombanioallambro.mi.it
Web: www.sancolombano.it - www.parcodellacollinadisancolombano.it

 

La Collina di San Colombano, con uno sviluppo longilineo di circa 8.000 metri, con andamento nord-ovest/sud-est, ed una larghezza media di poco inferiore ai 2.000 metri, sull’asse nord-est/sud-ovest, è compresa tra l’alveo del Fiume Lambro, che scorre sul suo versante nord orientale ed il corso del Fiume Po a meridione. Il rilievo, costituito da argille e da calcari pliocenici coperti da alluvioni quaternarie, il cui contorno sud/sud-ovest presenta una rientranza, che pare corrispondere ad un’antica ansa del Po, sembra essere il residuo di un rilievo assai più esteso, eroso lungo i suoi due lati di maggior sviluppo dai corsi d’acqua che lo lambiscono.
L’ambito collinare, che si eleva rispetto alla quota media di imposta della pianura di circa 80 m., fino a raggiungereun’altimetria massima di 147 m. sul livello del mare e che rappresenta l’esempio più tipico di altura isolata nella Pianura Padana, nella sua estensione complessiva, di 14,500 Kmq, ricade all’interno del perimetro amministrativo di cinque comuni, appartenenti a tre diverse province: San Colombano al Lambro (Provincia di Milano), per una quota pari a circa il 50% del suo intero sviluppo;Sant’Angelo Lodigiano e Graffignana (Provincia di Lodi); Miradolo Terme e Inverno eMonteleone (Provincia di Pavia).

La Collina è compresa lungo il suo asse di sviluppo prevalente:
sul versante settentrionale, procedendo da est verso ovest, dal centro urbano del Comune di San Colombano al Lambro, dalla Strada Provinciale n. 19, per il tratto San Colombano al Lambro-Graffignana e dal nucleo urbano dello stesso Comune di Graffignana;
sul versante meridionale, procedendo da est verso ovest, dal tracciato della Strada Statale n. 234 (Codognese) Pavia-Codogno-Cremona, che interseca all’altezza di Ospedaletto Lodigiano l’Autostrada A1 Milano-Bologna (Casello di Casalpusterlengo), e dall’asta ferroviaria, ad essa affiancata, Pavia-Mantova, dai nuclei urbani della Frazione di Camporinaldo e del Comune di Miradolo Terme, dalle Terme di Miradolo, e dal centro urbano di Monteleone.
I due versanti opposti, di sviluppo minore, sono rispettivamente delimitati:
il versante orientale, dalla Strada Provinciale n. 23, per il tratto da San Colombano al Lambro fino all’intersezione con la Strada Statale n. 234 (Codognese);
il versante occidentale, dagli ambiti agricoli dei Comuni di Graffignana, con la Cascina da Zerbi, di Sant’Angelo Lodigiano, con la Cascina Vignanuova e di Inverno e Monteleone con Cà Bianca e l’insediamento di Monteleone stesso.

 

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